Georg Reinking (Germania, 1972)
Crebbe sotto l’influsso artistico della madre e della nonna – entrambe artiste figurative. Già dall’adolescenza, sviluppò un grande interesse per il design e l’artigianato che lo portò a realizzare i primi pezzi di arredamento. Nel 1992 insieme con due designer aprì ad Amburgo l’atelier d’arredamento Senza Fuga e nel 1999 frequentò nella città tedesca di Flensburg il corso “Designer nell’artigianato” presso la Scuola di Specializzazione per il Design. Nell’estate del 2000 arrivò a Guardiagrele (Abruzzo) per intraprendere un tirocinio presso la fucina di Filippo Scioli. Subito scattò la scintilla e così decise di rimanere a Guardiagrele e di fondare Atelierferro, specializzandosi nell’arte della forgiatura e nel campo del design contemporaneo.
L’opera di Georg Reinking è un’esplicita citazione dello spirito rivoluzionario che negli anni Sessanta caratterizzò la ribellione di un gruppo di artisti al sistema dell’arte contemporanea: l’insofferenza maturata verso le dinamiche di commercializzazione dell’arte, rappresentate in primis dalle gallerie, spinse questi artisti a fare della Terra e della natura la loro tela, il loro mezzo espressivo, creando opere volutamente impossibili da musealizzare e da vendere.
Georg Reinking, attraverso le sue lettere forgiate nel ferro, diventa moderno interprete di questa necessità di appropriazione consapevole del mondo e riconciliazione profonda con l’ambiente, dando vita ad un coraggioso messaggio universale di libertà.